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Troppo spesso dimentichiamo che l’occhio è uno degli organi più importanti del nostro organismo, quello che, più altri, ci permette di mantenere viva e attiva la nostra interazione con il mondo esterno per poter godere appieno di ciò che la natura, con le sue forme e i suoi colori, ci offre.
Per questo motivo occorre mantenere in salute il proprio sistema visivo servendosi di periodiche e costanti visite oculistiche, indipendentemente dalla presenza o meno di una qualche forma di patologia più o meno grave.
La visita oculistica di base serve a prevenire, diagnosticare ed, eventualmente, trattare potenziali disturbi o patologie che riguardano gli occhi, inoltre, è fondamentale per conservare a lungo la propria capacità visiva.
Una visita oculistica eseguita da un medico specialista permette di diagnosticare malattie dell’occhio facilmente curabili che, se trascurate e non trattate, possono portare a conseguenze ben più gravi, ma anche di correggere difetti della vista in tempi utili.
I bambini dovrebbero effettuare la prima visita oculistica all’età di un anno (soprattutto se in famiglia sono presenti casi di patologie congenite legate alla vista), prima di entrare alla scuola materna (3 anni) e prima di iniziare la scuola elementare (6 anni).
Per gli adulti, in assenza di disturbi specifici che portano una precisa sintomatologia e di familiarità con patologie oculari, è consigliabile sottoporsi ad una visita oculistica ogni 2 anni a partire dai quarant’anni e ogni anno a partire dai sessanta.
Oltre i casi in cui si subiscono dei traumi o delle ferite, è importante prenotare una visita oculistica nel caso in cui si presentassero uno o più disturbi all’occhio, come ad esempio:
• vista offuscata
di solito si presenta quando ci sono problemi di rifrazione della vista;
• lacrimazione
solitamente causata da allergie o raffreddori, può diventare preoccupante se vicino ai dotti lacrimali sono presenti delle masse dure o la lacrimazione avviene troppo di frequente;
• sensibilità eccessiva alla luce
normale quando si passa velocemente da un luogo scuro ad un altro molto illuminato, ma può anche essere sintomo di infiammazioni e infezioni;
• visione notturna ridotta
può essere causato da un problema alla retina;
• riduzione del campo visivo
quando non si percepisce cosa c’è all’estrema destra o all’estrema sinistra;
• gonfiore alle palpebre
un disturbo frequente quando si è affetti da orzaiolo, infezioni della palpebra o allergie, ma in alcuni casi è associato a febbre, visione doppia o perdita della vista;
• pupille disuguali
quando il diametro pupillare è diverso nei due occhi, mal di testa e dolore oculare può essere il sintomo di una patologia del sistema nervoso.
La prima cosa che il medico oculista farà è la raccolta di tutte quelle informazioni che possono ricreare la storia clinica del paziente e quella dei suoi familiari. Dopodiché, eseguirà una valutazione ortottica che gli permetterà di determinare se i due occhi sono allineati.
La misurazione della vista per verificare l’eventuale presenza di difetti di refrazione (miopia, ipermetropia e astigmatismo). La valutazione della pressione endoculare, e infine, verrà esaminato il fondo oculare per verificare tutte quelle strutture endo-oculari (corpo vitreo, retina centrale, retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico, albero vascolare retinico) che si trovano dietro l’iride e il cristallino.
Durante la prima visita oculistica, il medico effettuerà tutta una serie di valutazioni ed esami che servono per escludere la presenza di anomalie che, se non curate tempestivamente e nella maniera adeguata, possono limitare il campo visivo.
Alcuni di questi esami visivi sono:
• Cover Test: serve soprattutto per valutare la presenza di una qualche forma di strabismo o di un qualche squilibrio sensoriale di poca importanza;
• Valutazione della stereopsi: utile per testare la qualità della visione tridimensionale degli oggetti nello spazio;
• Valutazione del senso cromatico: che ha come obiettivo l’individuazione di eventuali difetti nella visione dei colori come, ad esempio, il daltonismo;
• Esame della refrazione in Cicloplegia: attraverso il quale si riesce a misurare con maggiore precisione un eventuale difetto visivo che, in condizioni normali, il paziente tende ad assecondare.
Ovviamente, che sia un adulto o un bambino a doversi sottoporre alla prima visita oculistica, è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati, che sappiano offrire al paziente un parere medico specialistico servendosi di attrezzature tecnologicamente avanzate ed esami strumentali che servono ad offrire visite specialistiche approfondite.
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