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Questa sindrome è causata da una mancanza cronica di lubrificazione della superficie oculare.
E’ quindi abbastanza frequente riscontrare frequenti infiammazioni e irritazioni dei tessuti oculari nei pazienti che presentano questa patologia.
L’insorgere di questa patologia è piuttosto ingannevole poichè il suo manifestarsi, inizialmente di modesta e trascurabile entità, porta facilmente a confondere la sua sintomatologia
con situazioni che siamo abituati a vivere e a non considerare preoccupanti poichè si risolvono spontaneamente nel giro di qualche minuto o al massimo qualche ora.
Quanto spesso ci troviamo a valutare un occhio arrossato, oppure secco o ancora fastidiosamente avvertiamo del prurito o la sensazione che ci sia entrato nell’occhio
un moscerino o un più generalmente un corpo estraneo?
Sono casistiche talmente frequenti che, nella maggior parte dei casi, se ci soffermiamo a pensarci non sapremmo neanche ricordare con precisione l’ultima volta in cui sono capitate.
Ma quando queste condizioni iniziano a verificarsi troppo frequentemente e la loro durata non si risolve spontaneamente nel giro di brevissimo tempo è il caso di non sottovalutare
questi segnali ma approfondire la sintomatologia presentata chiedendo un consulto ad un professionista oculista.
In oltre, anche se può sembrare l’opposto, la sindrome dell’occhio secco può anche manifestarsi con una eccessiva lacrimazione.
Questo accade perchè il nostro copro, macchina straordinaria, accorgendosi prima di noi che il nostro occhio necessità lubrificazione, stimolare una produzione considerevole della componente acquosa
come meccanismo di protezione.
La sindrome dell’occhio secco spesso è considerata dal paziente un problema banale e di poco conto, ma non è affatto da sottovalutare.
La funzione delle lacrime è quella del “lavaggio” ossia quella di eliminare lo sporco che si deposita sulla superficie oculare e mantenere l’occhio sempre umido e pulito.
Nella composizione chimica delle lacrime si trovano anche importanti enzimi che ci difendono da antipatici microorganismi.
Clinicamente è emerso che una delle cause primarie è una disfunzione delle ghiandole di Meibomio, cioè le ghiandole che producono le lacrime.
Altre cause sono da legare ad una età non più giovane (in particolare all’insorgenre della menopausa nelle donne) o ancora l’occhio secco può essere causato
da alcuni farmaci fra cui antistaminici, antidepressivi e pillola anticoncezionale.
L’occhio secco può essere un segnale di pre allarme per rivelare situazioni più complesse.
La sindrome di Sjogren, il Lupus, l’artire reumatoide, sono tutte accomunate dalla sindrome dell’occhio secco.
Solitamente l’utilizzo di un valido collirio prescritto criteriatamente dal vostro oculista può rappresenare un piccolo percorso terapeutico in grado di
ristabilizzare la situazione, ma è sempre bene effettuare controlli successivi anche in stato di presunta guarigione al fine di scongiurare un nuovo insorgere
o comunque valutare l’esclusione delle malattie più profonde per cui l’occhio pigro, come abbiamo visto, rappresenta un importante campanello d’allarme.
Esiste anche la pratica chirurgica, che consiste nell’inserimento di due “tappini” (punctum plugs) nei puntini lacrimali inferiori
in modo da far permanere più a lungo le scarse lacrime prodotte nella superficie oculare.
Il centro oculistico specialistico InVista, collocato a Inzago, provincia di Milano mette a disposizione un’equipe di professionisti, pronta ad eseguire visite oculistiche di controllo e specialistiche, oltre a esami specifici come la misurazione del visus naturale e corretto.
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